Nei primi mesi del 2021, l’accademia Europea di Andrologia ha pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Andrology, le linee guida sulla Sindrome di Klinefelter (Zitzmann M, Aksglaede L, Corona G, Isidori AM, Juul A, T’Sjoen G, Kliesch S, D’Hauwers K, Toppari J, Słowikowska-Hilczer J, Tüttelmann F, Ferlin A. European academy of andrology guidelines on Klinefelter Syndrome Endorsing Organization: European Society of Endocrinology. Andrology. 2021;9:145-167). All’interno delle linee guida, viene riportato che i pazienti affetti da questa sindrome hanno un maggior rischio di trombosi venosa profonda ed eventi tromboembolici  polmonari rispetto alla popolazione generale, le cui ragioni non sono ancora del tutto chiare. Tra i fattori considerati vi sono livelli elevati circolanti di PAI-1, una molecola che facilita la coagulazione del sangue, fattori genetici intrinseci ai soggetti Klinefelter e i bassi livelli di testosterone che caratterizzano la sindrome. Le line guida, concludono suggerendo (con un livello di evidenza 2, ⊕⊕⊕◯) che i soggetti con sindrome di Klinefelter dovrebbero eseguire una profilassi adeguata al fine di prevenire gli eventi trombotici prima di sottoporsi a voli aerei di lunga durata ed in ogni caso prima di essere esposti a situazioni predisponenti queste manifestazioni cliniche, al fine di prevenire l’aumentato rischio di trombosi venosa profonda e di embolia polmonare.

Recentemente, la Società Scientifica SISET (Società Italiana di Studio dell’Emostasi e Trombosi) è intervenuta nell’ambito del dibattito in corso, circa la presunta attività protrombotica di alcuni vaccini anti CoViD19, concludendo che non vi è un incremento globale di eventi tromboembolici nei soggetti sottoposti a vaccinazione anti-COVID-19. Tuttavia, allo stato attuale non esistono dati specifici sugli effetti della vaccinazione anti Covid in soggetti con aumentato rischio tromboembolico come i pazienti con sindrome di Klinefelter. Pertanto, in tali pazienti potrebbe essere utile prendere in considerazione sia le modalità vaccinali, sia l’esecuzione di una valutazione individuale del rischio tromboembolico, prima di procedere alla somministrazione del vaccino. Per ulteriori approfondimenti sulle possibili complicanze legate alle diverse modalità vaccinali si rimanda al sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco.

Andrea Garolla
Professore di Endocrinologia
Unità di Andrologia e Medicina della Riproduzione 
Dipartimento di Medicina
Università degli Studi di Padova
Coordinatore Gruppo KInG della Società di Andrologia e Medicina della Sessualità